Categorie droni: quali sono e in cosa differiscono?

I droni, detti anche “sistemi a pilotaggio remoto” (SAPR), sono degli apparecchi volanti senza pilota a bordo, che vengono comandati dal computer o da un pilota che li guida attraverso un radiocomando. Negli ultimi anni i droni hanno avuto sempre più successo, perché vengono utilizzati per scopi differenti e importanti. Solitamente le persone si avvicinano a questi dispositivi per gioco inizialmente, per poi investire in una vera professione in alcuni casi. Non è così semplice però lavorare nell’ambito, bisogna farsi un patentino, comprare l’attrezzatura giusta che varia in base alle categorie droni a1 a2 a3, quindi è fondamentale studiare ed essere preparati prima di comprare un drone di alto livello. Nel mercato ci sono diverse categorie droni, conoscere ciò in cui differiscono può aiutarci a prendere una scelta.

Le diverse caratteristiche dei droni 

Utilizzando i droni si possono realizzare delle bellissime foto per il matrimonio, ma questi strumenti servono anche a scopi più importanti come il salvataggio, il trasporto di medicine in stato di emergenze, il monitoraggio di merci pericolose, la valutazione di luoghi e molto altro. Ad oggi i droni vengono utilizzati in tantissimi settori differenti, per facilitare il lavoro delle persone e arrivare in posti in cui non è possibile accedere fisicamente e tempestivamente. Vediamo in base a cosa si può differenziare un drone da un altro.

3 categorie droni

Possiamo dire che esistono 3 categorie droni, così come afferma il Regolamento Europeo, ovvero Open, Specific e Certified. In particolare, la categoria Open, si suddivide in altre 3 sottocategorie: A1, A2, A3 in cui possono essere utilizzati apparecchi con marchio CE di classi C0, C1, C2, C3, C4. Bisogna però fare attenzione anche al peso, i droni con meno di 2 kg dovrebbero fare parte della C2, ma non presentano il marchio CE, quindi rientrano nella Open Limited Category (legge in vigore da dicembre 2020 fino al 31 dicembre 2023). Questo vuol dire che tutti i futuri droni della classe C2 devono rispettare particolari caratteristiche tecniche.

 

Se vogliamo pilotare un drone UAS dobbiamo per forza essere in possesso di un patentino, dato che il regolamento prevede che chi pilota droni che pesano più di 250 g deve avere un attestato di competenza. Oltre a questo, bisogna registrarsi su D-Flight, portale dell’organizzazione ENAV Spa, per mettere a norma il proprio drone.

Luoghi in cui volare

Il drone non si può utilizzare ovunque si voglia, ci sono delle regole da seguire. Prima di tutto, è possibile farlo volare solo dopo aver consultato la cartografia D-Flight, in cui si possono trovare tutte le zone proibite e quelle con limitazioni. Ad esempio, in città è possibile pilotare un drone, ma ci sono alcune particolari limitazioni. Possono volare solo i droni di categoria A2 e C2, rispettando determinati punti, ovvero: vanno evitate le zone proibite dal portale D-Flight e non si può accedere senza aver avuto l’autorizzazione, va mantenuta una distanza definita VLOS, ovvero che consenta di avere una perfetta visibilità del drone, inoltre l’apparecchio deve volare ad un’altezza massima di 120 metri. Una cosa molto importante da sapere è che non si può assolutamente volare sopra le persone, è opportuno mantenere una distanza orizzontale di almeno 50 metri da esse. In futuro probabilmente le cose cambieranno, dato che con droni Open CE classe C2 si potrà arrivare fino a 5 metri dalle persone con la bassa velocità e con buone previsioni metereologiche. Le persone coinvolte devono essere sempre avvisate, non si può avvicinarsi a chi non sa cosa stiamo facendo.

La città non è l’unico posto in cui può volare un drone ovviamente, anche parchi e spiagge vanno bene. Bisogna però sempre prestare attenzione, perché per quanto riguarda le categorie Open è possibile effettuare il volo sulle spiagge rispettando le limitazioni, ma non dove sono presenti assembramenti di persone. Le spiagge in estate quindi sono da evitare dato che ci sono sempre moltissime persone, molto meglio la stagione invernale per fare volare il nostro drone. Inoltre, è necessario rispettare il regolamento che impone di avere una distanza orizzontale superiore a 100 metri dalla linea di costa sia verso terra che verso il mare, dal 1 Giugno al 30 Settembre (stagione estiva), nelle categorie Specific e Certified.