Granuloma Ombelicale: cosa devi sapere e come trattarlo

Per ogni genitore la salute e il benessere del neonato sono una priorità ed è di fondamentale importanza sapere cos'è il granuloma ombelicale e come trattarlo per evitare complicazioni. In questo articolo verranno riportate le raccomandazioni dei professionisti del settore per curare e prevenire in modo efficace questa condizione.

Che cos'è il granuloma ombelicale

Circa 1 neonato su 500 può manifestare il granuloma ombelicale dopo la caduta del cordone ombelicale. In generale, dopo 10-15 giorni dalla nascita, il neonato perde il moncone del cordone ombelicale e la guarigione della ferita avviene nell'arco di 2-3 giorni. Se questa avviene in ritardo, si può formare un tessuto di granulazione in eccesso (costituito da fibroblasti e nuovi capillari) che si presenta come una sporgenza di colore rosso (con dimensioni che vanno da 1mm a 1 cm) e dalla forma arrotondata tra le pieghe della pelle poste nella zona ombelicale.
Nonostante non si conosca la causa esatta che determina la formazione del granuloma ombelicale, una delle principali ragioni può essere ricondotta alla scarsa igiene del moncone ombelicale da parte dei genitori dopo il ritorno a casa. Altre cause potrebbero essere legate all'eccessiva umidità che si svilupperebbe nella zona ombelicale o al ritardo della caduta del moncone.

Sintomatologia del granuloma ombelicale

Il granuloma ombelicale si manifesta con specifiche caratteristiche nel neonato:

  • formazione di una protuberanza di colore rossa (o anche rosa) nella zona posta al di sopra dell'ombelico;
  • fuoriuscita di materiale liquido di colore rosa o talvolta giallo dalla zona ombelicale che in alcuni casi può provocare irritazione sulla pelle circostante;
  • nessuna percezione di dolore.

Può accadere che in alcuni casi, oltre alla sopraindicata sintomatologia si verifichi la presenza di febbre.

Se si ha il sospetto che il neonato abbia un granuloma ombelicale, è di fondamentale importanza che il bambino venga portato in visita dal pediatra che valuterà come intervenire per ridurre il rischio di infezioni.

Il trattamento del granuloma ombelicale

A seconda dei casi, il pediatra potrà indicare ai genitori diversi possibili trattamenti:

  • polvere di zucchero salicilato: si tratta di una polvere che viene preparata dal farmacista e deve essere posta sulla zona colpita 3 volte al giorno, coprendo l'ombelico con una garza sterile, tenuta in posizione con una rete elastica apposita (è importante rimuovere la polvere sulla pelle sana);
  • matita caustica al nitrato d'argento al 75%: questo metodo consiste nell'applicare con piccoli tocchi tale sostanza sulla zona ombelicale (tale metodo consente di bruciare la protuberanza che si è formata; non è doloroso per il neonato ma richiede che venga visitato periodicamente in ambulatorio o in ospedale);
  • sale da cucina: alcuni rimedi naturali prevedono l'utilizzo del sale da cucina per aiutare la guarigione della ferita (è molto importante discutere prima con il medico se è la strategia più idonea);
  • altre tipologie di trattamento: quando le sopracitate strategie si rivelano inefficaci, diventa necessario optare per altre terapie, come l'asportazione chirurgica del granuloma ombelicale o la legatura, la criocauterizzazione e l'elettrocauterizzazione.

Tuttavia il granuloma ombelicale può essere trattato facilmente e senza dover ricorrere a trattamenti invasivi. E' importante decidere la strategia opportuna con il pediatra ed evitare i trattamenti fai-da-te.

Alcuni consigli utili per promuovere una rapida guarigione includono:

  • seguire le istruzioni del pediatra per la somministrazione dei trattamenti;
  • cambiare con maggiore frequenza il pannolino;
  • mantenere la zona ombelicale asciutta e pulita;
  • evitare di fare il bagnetto al neonato finché la regione ombelicale non guarisce completamente.

Qualora i genitori avessero dei dubbi o notassero delle complicazioni durante il trattamento del granuloma ombelicale, è necessario recarsi dal pediatra, il quale saprà indicare la strategia più opportuna per trattare questa condizione.