I bambini di oggi sono chiamati nativi digitali proprio perché già dai primi anni di vita utilizzano smartphone, tablet e altri dispositivi digitali per giocare o anche per apprendere. Partiamo dal presupposto che i dispositivi mobili non vanno demonizzati a prescindere, anzi, se utilizzati nel modo corretto possono essere una risorsa preziosa. Ma sicuramente il loro utilizzo va gestito, controllato e limitato.
C’è il rischio infatti che i bambini, totalmente assorbiti dal mondo online, diventino alienati nel mondo offline senza riuscire a distinguere tra ciò che è reale e ciò che è virtuale. Inoltre bisogna tenere i piccoli lontani dai tanti rischi che si nascondono nel web, come cyberbullismo o pedopornografia, solo per citare alcuni dei pericoli più subdoli.
Proteggere i bambini dagli eventuali rischi online è una priorità per i genitori, ma anche per le scuole che rivestono un ruolo cruciale di insegnamento e di controllo. È importante avere la consapevolezza di quali rischi si possono correre utilizzando gli strumenti di collaborazione online, come quelli messi a disposizione da Neoconnessi, un progetto di Windtre che promuove la collaborazione tra famiglie e scuole per insegnare ai bambini come utilizzare correttamente il web.
Cosa devono fare i genitori per tutelare i figli dai rischi online?
I genitori, per poter educare i propri figli ad un utilizzo corretto di Internet e dei social network, devono per prima cosa informarsi. L’online è un mondo che corre frenetico e quindi ogni volta ci sono cose nuove da imparare. Oggi ad esempio TikTok è il social che va per la maggiore tra bambini e adolescenti, quindi è opportuno che un genitore capisca come funzioni. Tuttavia tra uno o due anni potrebbe “esplodere” un nuovo social, perciò è importante mantenersi sempre aggiornati sulle ultime novità dell’online e dei social network.
Soprattutto all’inizio potrebbe essere una buona idea navigare insieme ai propri figli, insegnando loro ad usare nel modo corretto Internet e ad evitare rischi e trappole. Bisogna poi stabilire e concordare insieme delle regole, ad esempio fissare degli orari specifici per l’uso di Internet e dei social network. Oppure si potrebbero creare delle zone dove è possibile navigare, preferibilmente in un’area condivisa dove monitorare con discrezione i figli, e scegliere delle zone dove invece è vietato Internet, come la sala da pranzo o la camera da letto.
In generale, i genitori devono avere una comunicazione empatica e aperta con i loro figli, senza giudicarli, sgridarli o aggredirli. In questo modo i bambini percepiscono nei genitori degli alleati ai quali rivolgersi per chiedere aiuto quando sono in difficoltà. Mamma e papà devono inoltre essere un modello di comportamento positivo, quindi loro per primi non devono abusare di Internet. Bisogna spiare i figli? Spiare no, ma sicuramente è opportuno monitorare con discrezione le loro attività online secondo il concetto della vigilanza attiva, cioè intervenire solo nel momento in cui si percepisce un pericolo reale e tangibile. Per navigare sicuri consigliamo di leggere i consigli per mamme e bambini in questo articolo di approfondimento.
Cosa devono fare le scuole?
Anche le scuole giocano un ruolo di primo piano nel proteggere i bambini dai rischi online e da quelli dei social network. Per prima cosa la scuola deve provvedere alla formazione dei docenti e degli insegnanti che possono così comprendere meglio i rischi associati all’uso dei social network e agli ambienti online, così da individuare per tempo comportamenti sospetti degli studenti.
Sicuramente è un’ottima idea integrare programmi educativi sulla sicurezza nel curriculum scolastico, insegnando agli studenti come navigare in modo sicuro online, come riconoscere i pericoli e come comportarsi in modo appropriato dinanzi a situazioni rischiose. Occorrono politiche scolastiche chiare e rigorose sull’uso dei dispositivi digitali e dei social network all’interno della scuola. Nelle politiche dovrebbero essere inserite le linee guida per l’uso responsabile dei dispositivi digitali, protocolli per affrontare casi di cyberbullismo e altre forme di comportamento online poco appropriato.
Sarebbe molto utile organizzare sessioni informative e workshop per studenti, genitori e personale scolastico per spiegare quali sono i rischi associati all’uso dei social network e come proteggersi online. Bisogna coinvolgere i genitori e fornire loro strumenti e consigli per creare un ambiente digitale protetto per i bambini organizzando incontri informativi e offrendo supporto agli studenti che potrebbero essere stati vittime di cyberbullismo o di altri abusi online.