Prima di trovare posto negli scaffali della grande distribuzione, i generi alimentari subiscono diverse fasi di lavorazione.
Pollame, pesce, vegetali, nessun prodotto escluso. Tali processi garantiscono al consumatore alimenti sicuri, trattati nel rispetto delle norme igieniche vigenti in materia di cibo.
Macchinari per preparazione alimentare: cosa sono e come funzionano
Le macchine per la preparazione alimentare sono realizzate appositamente per assecondare le esigenze di qualunque azienda del settore alimentare. Queste sono progettate da ingegneri altamente qualificati e realizzate da tecnici e operai specializzati, che producono internamente tutti i componenti. La fase finale delle operazioni prevede un collaudo per testare la reale efficienza delle macchine.
Inoltre tecnici e operai si occupano dell’installazione e della manutenzione dei macchinari, comprese eventuali riparazioni. Grazie alle suddette attrezzature è possibile tagliare e impastare le carni, il pesce, verdura e frutta congelati, ma non solo.
Si potrà per giunta tritare finemente ogni alimento a basse temperature, ammorbidendolo al fine di renderlo più teneri, potendo perfino effettuare iniezioni di salamoia per conferire maggior sapore.
Tra le aziende più note e affidabili in materia di costruzione, come non citare www.nowickisrl.com, presente sul mercato da più di quarant’anni.
Macchine per preparazione alimentare più richieste
Quali sono le attrezzature più richieste dalle imprese del settore alimentare?
Tra le più note vi è il Cutter, che permette di tagliare e impastare carne, pesce e qualsiasi altro alimento refrigerato, surgelato o fresco. Generalmente viene utilizzato per realizzare ripieni, omogeneizzati ed emulsioni. Ci sono poi tritacarne automatici e ghigliottine, utili alla macinazione di carne, pesce e vegetali. Questi trovano largo impiego nella produzione di hamburger, würstel e insaccati come mortadella o salame.
Tra le macchine dedicate all’ammorbidimento delle carni, troviamo invece zangole, massaggiatrici e inteneritrici, che nascono tutte con lo stesso scopo, ossia rendere più morbidi i prodotti attraverso procedure come massaggi leggeri.
Altri macchinari come miscelatori, siringatrici e tunnel di gocciolamento hanno il compito di creare soluzioni saline da iniettare direttamente nella carne o nel pesce, per conservazioni in salamoia.
Infine, tutte quelle attrezzature da adoperare per il lavaggio di stampi per produrre gli insaccati e qualunque altro contenitore utilizzato per lavorare gli alimenti.
Perché i cibi vanno lavorati prima di essere immessi sul mercato?
Senza la trasformazione degli alimenti, le persone disporrebbero di un numero ristretto degli stessi, dovendosi limitare al solo acquisto di prodotti da consumare in breve tempo, per niente accessibili a coloro che vivono nei centri urbani. La lavorazione di massa permette di trasformare la carne, il pesce, la frutta e la verdura in prodotti alimentari destinati alla grande distribuzione.
In questo modo sarà possibile conservare gli alimenti più a lungo, mediante processi dettagliati quali lavaggio, pastorizzazione, surgelamento, fermentazione e imballaggio, giusto per citarne alcuni.
Di tutto ciò si occupano le industrie alimentari o agroalimentari, che hanno il compito di produrre alimenti lavorati e semilavorati, attraverso la loro trasformazione. Le suddette aziende acquisiscono i prodotti direttamente dalle attività del settore primario, per consentire poi ai clienti della grande distribuzione di poterli avere sulle loro tavole.
Per giunta le pratiche di lavorazione degli alimenti contribuiscono all’eliminazione di germi e batteri, che potrebbero contaminare pericolosamente i prodotti, mettendo a repentaglio la salute dell’uomo. Tali pratiche sono condotte senza che vi sia alcuna alterazione del contenuto nutritivo del cibo, così da non intaccarne il valore proteico.
La lavorazione degli alimenti è fondamentale per far sì che i consumatori possano nutrirsi senza alcun pericolo legato a contaminazioni batteriche, ma non solo. Grazie a questa procedura, è possibile far arrivare prodotti filiera nelle grandi città, dove normalmente non sarebbero reperibili, assicurando così a chiunque una sana alimentazione.