Il problema delle emissioni NOx nei motori marittimi

Nel comparto marittimo sta accadendo ciò che è già successo in quello automobilistico ossia la normativa sta divenendo sempre più stringente in materia d’inquinamento ambientale. La legge ha introdotto, anche per i motori marini, l’obbligo d’istallazione delle marmitte catalitiche progettate appositamente per ridurre le emissioni di ossidi di azoto, conosciuti con sigla NOx.

La normativa vigente

La normativa vigente stabilisce che le navi sopra le 500 tonnellate di stazza (lorda) siano assoggettate all’obbligo di marmitta catalitica. Dal 2021 però questa imposizione è stata estesa anche alla categoria di navi oltre i 24 mt fino ai 500 GRT.

L’obbiettivo è molto ambizioso e consiste nel ridurre del 75% le emissioni di ossido d’azoto nella zona ECA, ossia in tutte quelle aree della comunità statunitense, Caraibi e Baltico, che sono sottoposte a rigidi controlli sull’inquinamento ambientale.

Molto probabilmente l’ECA che significa Emission Control Area sarà estesa anche al mar Mediterraneo entro il 2025. A oggi restano fuori da tale normativa le imbarcazioni da diporto, ossia quelle unità sotto i 24 metri, a uso privato e per chartering perché sono imbarcazioni considerate a scopo ricreativo.

Sono in molti a ipotizzare che entro il 2025 anche queste barche debbano installare obbligatoriamente una marmitta catalitica.

Il futuro green

La normativa troverà applicazione anche per diverse tipologie di refitting.
La sostituzione della marmitta potrà avvenire in due maniere:
– mantenendo lo stesso motore, farà fede l’anno di costruzione dello scafo e quindi refitting applicabile in quello specifico anno;
– sostituendo anche il motore: se si monterà un motore più potente o di differente modello allora si dovrà applicare il refitting che si riferisce all’anno della modifica.

Le soluzioni alternative

In pratica per le varie compagnie navali e per i possessori di imbarcazioni comprese nella normativa questa legislazione comporterà non solo l’installazione della marmitta catalitica, una per ogni motore ma anche la creazione di serbatoi che trattino e raccolgano i gas di scarico.
Questi ultimi vengono tecnicamente chiamati serbatoi Urea.

Il funzionamento prevede: l’iniezione dell’Urea nella fase post combustione, si tratta di un additivo in forma acquosa capace di trasformare gli ossidi di azoto in azoto molecolare con aggiunta di acqua.

Successivamente l’Urea sarà convogliata nel collettore di scarico e quindi rilasciata ma emissioni inquinanti. Una soluzione alternativa per l’abbattimento delle diossine nei motori marittimi è il Bluemarine 40 NOx.

Si tratta di inserire nel carburante un additivo denominato AdBlue appositamente formulato per motori a gasolio che funzionino con sistema SCR. Bluemarine 40 NOx è stato appositamente sviluppato con l’obbietivo di ridurre le emissioni NOx nei motori marittimi.

Su www.chimitex.it è possibile approfondire il metodo di produzione di questo additivo che non è altro che una soluzione composta da Urea purissima al 40%, perfetta per adattarsi sia a imbarcazioni di nuova costruzione che a quelle provviste di motori più datati. L’importante è che su entrambe sia stata installata l’apparecchiatura SCR.

Questi additivi a base di Urea purissima vengono costantemente controllati perché corrispondano agli standard di legge. Le apparecchiature per la verifica e la produzione sono tra le più innovative e richiedono una precisione estrema anche per quanto riguarda lo stoccaggio e la distribuzione del Bluemarine 40 NOx.

L’additivo può essere utilizzato su tutti i tipi di motori marini, sia su imbarcazioni come i traghetti sino alle navi da carico. É perfetto anche per i motori delle petroliere e delle navi da crociera.
Grazie alla flessibilità di utilizzo questo additivo è un ottimo strumento di ammortamento dei costi e di tutti quegli oneri ingenti che gravano sui possessori di imbarcazioni per ottemperare alle norme imposte dalla legislazione in materia ambientale marittima.

Vantaggi legislativi

Questa normativa rappresenta un passo davvero importante e concreto per la progressiva riduzione dell’impatto ambientale che hanno i motori nautici. La ricerca tecnologica riguardante il perfezionamento del funzionamento delle marmitte catalitiche per imbarcazioni sta portando anche a soluzioni sia ibride che elettriche d’avanguardia.