Un calice per ogni vino: come scegliere quello adatto

La degustazione del vino è una vera e propria esperienza sensoriale, in grado di coinvolgere sensi come il gusto, la vista e l’olfatto. Proprio per questo motivo, per apprezzare nel migliore dei modi le caratteristiche di ogni vino, è essenziale la scelta del calice giusto in cui degustare la bevanda. La forma del bicchiere, in particolare, può avere un’influenza importante per ciò che riguarda il sapore, l’aroma e l’aspetto del vino. Quali regole seguire, quindi, per scegliere il calice più adatto per ogni tipologia di vino?

L’attenzione ai dettagli dei calici

Negli ultimi anni, si è registrato un crescente interesse del pubblico nei confronti del settore vitivinicolo che va oltre la semplice degustazione di vini. Oltre alla volontà di scoprire nuovi prodotti e sapori, che è guidata da un numero sempre maggiore di magazine e siti a tema (possiamo citare la rivista online Wine Meridian), c’è una certa curiosità anche per le tecniche di degustazione e di servizio.

Questa tendenza ha portato a una maggiore attenzione ai dettagli, incluso l’uso del calice adeguato a ogni tipo di vino. La scelta del calice giusto, infatti, non è solo una questione estetica ma un aspetto fondamentale per apprezzare appieno le caratteristiche organolettiche di ogni prodotto.

I calici adatti per i vini rossi

I vini rossi richiedono dei bicchieri che abbiano un’apertura ampia, in modo da consentire una maggiore ossigenazione. Questo processo permette al vino di entrare a contatto con l’aria, per sviluppare e rilasciare gli aromi complessi. Sono disponibili varie forme di calici in base alle tipologie di vini rossi.

Per esempio, il Bordeaux è un calice con una coppa ampia e un’apertura stretta. È un bicchiere ideale per i vini più corposi, come il Merlot e il Sauvignon. Questa forma aiuta a spostare il vino nella parte posteriore della bocca, in modo da bilanciare l’acidità e la struttura tannica.

Il calice per Borgogna, invece, ha una coppa rotonda e più ampia. Si tratta di un design perfetto per alcuni vini molto eleganti, come il Pinot Noir. La superficie più larga del bicchiere permette di ottenere una maggiore aerazione, per liberare gli aromi sottili.

I calici da scegliere per i vini bianchi

Per quanto riguarda i vini bianchi, in genere si dovrebbero utilizzare dei calici con un’apertura più stretta rispetto a quelli usati per i vini rossi. L’obiettivo in questo caso è quello di mantenere concentrati e freschi gli aromi della bevanda.

Il calice da Chardonnay, per esempio, ha una coppa più ampia rispetto ad altri bicchieri dedicati ai bianchi, per consentire un’ossigenazione leggera. Il bicchiere in questione può essere utilizzato per i vini corposi e ricchi, come nel caso dello Chardonnay invecchiato nelle botti.

Si può indicare poi il calice da Sauvignon Blanc, che ha una coppa più piccola e una forma che risulta più allungata. Questa particolare composizione aiuta a mantenere la temperatura fresca della bevanda e a concentrare nel migliore dei modi i profumi.

I calici per gli spumanti

Gli spumanti richiedono dei bicchieri che possano esaltare le bollicine. Per esempio, esiste il flûte, che è alto e stretto, pensato appositamente per mantenere le bollicine dello spumante e per concentrare al meglio l’aroma. È un bicchiere perfetto per gran parte degli spumanti, perché aiuta il processo dell’effervescenza.

Un altro bicchiere è la coppa, che ha una forma più bassa e larga. Anche se è meno comune per i vini attuali, si tratta di un bicchiere classico che spesso viene impiegato per servire lo Champagne in occasioni speciali.

I bicchieri da usare per i vini rosati

Infine, in riferimento ai vini rosati, esistono dei bicchieri che combinano delle caratteristiche tipiche dei calici per le altre tipologie di vini. Per un rosato, il calice ideale dovrebbe avere una coppa un po’ più bassa rispetto a quella dei bicchieri per i bianchi. Questo perché si ha una leggera ossigenazione e si possono liberare gli aromi tipici di queste bevande.