Si sa, al giorno d’oggi, uno dei problemi che riscontra il nostro Paese è lo smaltimento dei rifiuti. Sono anni che si lotta per il giusto smaltimento di questi. Ad essere colpite da questi disagi sono soprattutto le grandi città italiane, dove la popolazione è maggiore e di conseguenza i rifiuti sono molti di più. In particolar modo a subire di questo grave problema è la Capitale, dove c’è un’altissima densità di popolazione e rifiuti sono difficili da gestire.
Purtroppo, il problema è che non tutti seguono le regole e quindi non si preoccupano minimamente di fare la raccolta differenziata e figurarsi lo smaltimento dei rifiuti ritenuti speciali. In riferimento a questi ultimi, c’è un grave dissesto, perché molti rifiuti ingombranti, come frigoriferi, materassi, reti e altri ancora, non vengono consegnati alle isole ecologiche, ma vengono abbandonati vicino ai cassonetti. Di conseguenza non vengono ritirati dagli operatori ecologici e quindi il risultato finale è che restano abbandonati a sé stessi.
Rifiuti speciali: perché smaltirli correttamente?
Esistono anche altri tipi di rifiuti speciali, considerati infettivi, ma purtroppo sono molti ad ignorare il fatto che essi siano ritenuti dei rifiuti speciali. Si tratta dei rifiuti che vengono a stretto contatto con i liquidi biologici animali che possono provocare delle infezioni, quindi vanno trattati in maniera adeguata.
Questi liquidi che possono comportare delle infezioni e quindi bisogna trattare con un certo criterio sono:
- Sangue
- Urina
- Liquido seminale
- Saliva
Di conseguenza gli strumenti che vengono a contatto con questo tipo di liquidi biologici sono:
- Siringhe
- Materiale monouso
- Cannule per inseminazione
- Bisturi
- Pungi dito
- Calzari
- Guanti
- Etc
Tutti questi strumenti una volta utilizzati vanno tenuti in un contenitore da 60 litri oppure da 80 litri (nel caso in cui si utilizzano cateteri per l’inseminazione). Una volta chiuso il contenitore non va più riaperto.
Contenitori e smaltimento: tutto a norma di legge
Il recipiente, contenente i rifiuti speciali, va affidato ad un operatore ecologico autorizzato che rilascerà un documento di legge, chiamato formulario rifiuti. I contenitori per i rifiuti a rischio devono essere etichettati a norma con i vari codici ed etichette. Inoltre, va indicato all’esterno del cassonetto, il tipo di rifiuto contenuto all’interno.
A smaltire i rifiuti non sono solo gli enti pubblici, ma ci sono anche degli enti privati che si occupano dello smaltimento dei rifiuti. In tutta Italia ne esistono di diversi e differenti, a Roma, ad esempio, oltre all’Ama, si trova Nova Ecologica. Questi tipi di enti si occupano di rifiuti un po’ più particolari come:
- Smaltimento rifiuti industriali
- Smaltimento rifiuti speciali
- Smaltimento rifiuti ospedalieri
- Smaltimento rifiuti edili
- Smaltimento rifiuti pericolosi e non pericolosi
- Raccolta e smaltimento di materiali ferrosi e metalli in genere
- Bonifica amianto
- Disostruzioni e spurghi fognature
- Fornitura di container scarrabili di diverse misure, per il deposito temporaneo dei rifiuti
- Raccolta e trasporto di ogni tipologia di rifiuto
Ovviamente tutti questi smaltimenti vengono fatti a norme di legge e hanno a che fare con controlli ferrei. Questi controlli vengono fatti soprattutto per la pericolosità del prodotto con cui si va a trattare e quindi deve essere fatto a norma di legge.